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Modi di dire: M
mettere all’ indice Figuratamente,
escludere qualcuno da una cerchia di amici, da un gruppo sociale, perché
ritenuto ostile e dannoso. L’indice dei
libri proibiti, istituito alla chiusura del Concilio di Trento, nel 1563,
ora soppresso, elencava tutte quelle pubblicazioni che la Chiesa cattolica
giudicava contrarie all’ortodossia o moralmente dannose e delle quali vietava
la lettura ai propri membri. mettere
i punti sulle i Mettere bene in chiaro una
questione, parlare senza riguardi. L’uso di mettere i puntini sulle i (per non confondere, per esempio, una u o una n con una doppia i)
fu introdotto solo nel secolo XIV, ed era considerato indice di una certa
pignoleria. mandare a carte quarantotto Mandare
in aria un affare; scombinare progetti, piani, che erano già concordati. Avere
uno a carte quarantotto. invece, significa averlo in antipatia, vederlo
come il fumo negli occhi. E infine dire
qualcosa a carte quarantotto è parlare
senza mezzi termini, con chiarezza brutale. L’origine di tutte queste
locuzioni è incerta. mutar
casacca Cambiare, per convenienza,
opinioni e comportamento. Casacca, da “cosacco”, designò dapprima una larga
giacca a maniche corte, aperta ai lati, poi la mantella dei moschettieri di
Francia. L’espressione nacque, pare, al tempo delle guerre tra cattolici e
riformati, quando i numerosi transfughi, nel passare da un campo all’altro,
badavano a presentarsi agli avamposti avversari con la casacca del colore
giusto. per evitare qualche colpo di archibugio. mettere
il carro innanzi ai buoi Fare prima quello che andrebbe
fatto dopo; e anche, di conseguenza, correre un po’ troppo con la fantasia,
dando per scontati risultati ancora da acquisire.
mettere la fiaccola sotto il moggio Riferita a chi compie un'azione contraria al buon senso, inutile, sciocca ma anche tesa a nascondere qualcosa. Deriva dal vangelo di Matteo (MT 5, 14-15): "Voi siete la luce del mondo: non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio ma sopra il lucerniere". Il moggio, anticamente, era un mobiletto di tre o quattro zampe; con l'andar del tempo passò ad indicare un recipiente per misurare granaglie e simili ed infine divenne una vera e propria unità di misura sempre per lo stesso genere di prodotti.
mettere
alla berlina Mettere in ridicolo, beffare in modo umiliante. Era
una pena in uso nel Medioevo, e raramente anche in epoche più vicine a noi,
consistente nell’esporre il condannato, che spesso portava appeso al collo un
cartello con l’indicazione del reato commesso, agli scherzi e ai lazzi della
folla. maggioranza silenziosa E’
quel largo strato della popolazione che non manifesta clamorosamente le proprie
opinioni politiche e che, in genere, è contrario agli estremismi di ogni
colore. L’espressione viene dall’inglese silent
majority e fu messa in voga dal presidente degli Stati Uniti Nixon con un
suo discorso del 1969. magistra
vitae (pron.
“.. .vite”) Latino: maestra di vita. Lo dice Cicerone (De
oratore, Il) a proposito della storia. Si cita, per lo più ironicamente,
costatando quante volte appaia vero il contrario. magna charta (pron. “...kàrta”) Latino
medievale: grande carta. Si dice talvolta di un documento importante, di
valore fondamentale per la vita dello Stato (p. es. la Costituzione) o di altra
organizzazione. La Magna Charta fu
l’atto con cui nel 1215 il re inglese Giovanni Senzaterra garantì ai baroni,
alla Chiesa, alle città e a tutti gli uomini liberi il rispetto dei loro
diritti fondamentali, concedendo il primo “statuto” che la storia ricordi. mala tèmpora currunt Latino: corrono brutti tempi. Parole che si usano per deplorare le difficoltà,
la corruzione, i decadenti costumi del presente. Situazione sempre attuale, ma
che agli interessati pare sempre nuova. mettere lo zampino lntrufolarsi,
più o meno subdolamente, in una faccenda per trarne vantaggio, con il passo
felpato del gatto ma talvolta le cose non vanno come spera il maneggione, e
allora: Tanto va la gatta al lardo che ci
lascia lo zampino. mammalucco Persona
sciocca, inetta. Ma i mamelucchi, dal cui nome derivò il termine spregiativo,
si dimostrarono tutt’altro che sciocchi: soldati circassi e turchestani
importati in Egitto come schiavi (tale il significato originario del nome, in
arabo) dai sultani ayyubiti, si impadronirono ben presto del Paese e lo
governarono dal XlIl al XVI secolo, conservando buona parte del loro potere
anche sotto il dominio ottomano e dando filo da torcere a Napoleone I, il quale
li sconfisse nella battaglia delle Piramidi (1798). Ammirato del loro valore,
egli ne arruolò un contingente con cui formò, nel 1804, uno squadrone della
propria guardia imperiale. mammasantissima Nel
gergo della malavita, in particolare della mafia (l’organizzazione criminale
siculo-americana tanto di moda anche nella narrativa e nel cinema, oltre che
nella realtà), indica un pezzo grosso, un capo indiscusso e venerabile come la
Madonna. anche pezzo da novanta. mangiare in mano Come
fa l’animale mansueto e fiducioso in chi gli offre il cibo. Si dice, in tono
familiare e scherzoso, accennando alla remissività di una persona nei confronti
di un’altra. mangiare
la foglia Capire
il senso riposto di un discorso, avvedersi che le cose non stanno come sembrava.
Probabilmente con riferimento al baco da seta, e alla foglia del gelso di cui lo
stesso si nutre con voracità. mettere le mani avanti Scusarsi
prima ancora di essere accusati, magari perché si ha la coda di paglia ; premunirsi
contro sgradevoli sorprese esigendo opportune garanzie, chiarendo bene i termini
di una trattativa, declinando eventuali responsabilità. Assai probabilmente, la
locuzione trae origine dal gesto istintivo di chi sta per cadere, o si trova a
dover procedere nell’oscurità in mezzo a ostacoli sconosciuti. mare magnum Latino:
grande mare. Si dice di una quantità enorme di cose nella quale non ci si
raccapezza sia per il numero, sia per il disordine. Mare magnum (o Oceano, o Atlantico) era il nome della distesa d’acqua che,
secondo gli antichi Greci, circondava il disco piatto del mondo. mass media (pron. “mès midioe”) Inglese.
Sono gli strumenti di diffusione dell’informazione al grande pubblico:
giornali, radio, televisione, cinema. Oggi li chiamano anche semplicemente media. massoneria Nel
linguaggio comune, il termine si impiega a volte per designare un gruppo di
persone che, unite da vincoli di interesse, si favoriscono a vicenda attraverso
l’esercizio di occulte influenze. Quasi si dicesse: “una mafia”, ma senza
i connotati più bassamente delinquenziali di quest’ultimo termine.
L’associazione massonica, assai potente in passato, aveva carattere (e
osservava un rituale) segreto. Nata ufficialmente nel 1772 e diffusasi in molti
Paesi, assunse in genere posizioni razionalistiche e anticlericali. Trasse nome
e origini dalle corporazioni medievali di liberi muratori (francs-macons
in francese, donde “frammassoni”), i cui membri si impegnavano a non
divulgare i gelosi segreti del mestiere e i riti celebrati durante le riunioni.
Si ha notizia anche di logge segrete, non autorizzate ( piduista). meglio primo in un villaggio che secondo a Roma L’ambizioso
motto è attribuito a Giulio Cesare, che sarebbe stato solito ripeterlo, dopo
averlo pronunciato per la prima volta, con parole lievemente diverse, in una
sperduta borgata alpina durante un viaggio. O tutto o niente, non tollerare che
il primato, grande o piccolo, sia di altri. L’episodio
è riferito da Plutarco nella Vita di
Cesare, 11. melius est abundare quam deficere Latino:
è meglio abbondare che scarseggiare. Massima di incerta origine, spesso usata
ellitticamente (melius abundare) a
indicare l’opportunità di cautelarsi contro il bisogno, le critiche,
eccetera. memento mori Latino:
ricordati che devi morire. Motto dei trappisti, ordine monastico di stretta
clausura, fondato nel 1140, i cui appartenenti si scavano, ogni giorno un po’,
la fossa destinata ad accoglierli. mens sana in còrpore sano Latino:
mente sana in corpo sano. Basta avere un mal di denti per accorgersi che anche
il benessere e la prontezza intellettuali ne risentono sfavorevolmente.
L’antica massima di Giovenale (Satire,
X, 356) è spesso ricordata, ma con scarso effetto: alcuni la scambiano
ancora per uno slogan fascista, in
quanto tale regime vi fece ricorso (anch’esso con risultati di scarso rilievo)
per incoraggiare l’educazione fisica. mezza calzetta Si
dice, spregiativamente, della persona mediocre che, nonostante le sue pretese di
decoro, di cultura e cosi via, non può nascondere la limitatezza
piccolo-borghese dei suoi orizzonti. Si dice anche di ragazza poco seria, ma
tale accezione è meno comune.
mezze maniche Soprammaniche,
di tela nera e munite di elastici all’estremità, che fino a non molti anni fa
numerosi impiegati indossavano durante il lavoro per proteggere le maniche della
giacca. Sono diventate quasi l’emblema del travet e si
associano mentalmente, con compassione mista a disprezzo, all’idea di una
personalità ristretta, mediocre. mille e non più mille Sentenza
medievale sopravvissuta nell’uso popolare, avente riferimento alla fine del
mondo, attesa con terrore, secondo una discussa tradizione, intorno all’anno
Mille. La leggenda si basava su un’interpretazione, evidentemente errata, di
un brano dell’Apocalisse (20, 1-3) e
presagiva la fine del mondo mille anni dopo la nascita, o la morte, di Cristo. more
solito Latino:
secondo la solita abitudine. Significa cioè “come al solito, secondo
il sistema consueto” (che chi usa l’espressione solitamente depreca). mors tua, vita mea Latino:
la tua morte è la mia vita. Adagio latino che si richiama quando la disgrazia
di uno rappresenta un vantaggio per un altro. Si usa anche come esortazione, un
po’ cinica, a bandire eventuali scrupoli e ad approfittare dell’occasione
favorevole, anche danneggiando altri. morte civile Era
chiamato cosi l’ergastolo, per la perdita di ogni diritto civile che
comportava. Si dice talvolta di una situazione nella quale uno si sente messo al
bando, relegato in una posizione ingrata, o semplicemente si annoia. mostri sacri Si
dice di certi personaggi, idee o istituzioni che per il loro passato illustre e
meritorio incutono un timore reverenziale e, anche se logorati dal tempo fino
alla fossilizzazione, conservano influenza e prestigio presso la maggioranza.
L’espressione viene dal titolo, Les
monstres sacrés, di una commedia dello scrittore e drammaturgo francese
Jean Cocteau (1889-1963), rappresentata per la prima volta nel 1940. motu proprio Latino:
di propria iniziativa, spontaneamente. Di uso abbastanza raro nel discorso
comune. Propriamente, era la formula introduttiva del documento con cui il
Sovrano stabiliva, formalmente di propria iniziativa, una concessione, per
esempio quella di un’onorificenza, a favore di qualcuno. mozione degli affetti E’
un artificio dell’oratoria, consistente nel perorare una causa facendo leva
su argomenti emotivi, tali da far dimenticare all’uditorio le ragioni di
dissenso fondate sulla logica. Nel caso della politica, si tratta sempre di
“accorati appelli all’unità del partito”, “richiamo alla tradizione e
ai grandi principi ideali” e altro retoricume del genere. mutatis mutandis Latino: cambiate le cose da cambiare. Espressione usata a volte per far rilevare, al di là di circostanze non essenziali, la sostanziale analogia di due fatti o situazioni. Altre volte, invece, si adopera con senso più vicino alla lettera, in frasi come: Accetterò quell’incarico, ma... mutatis mutandis, cioè a patto che siano apportati i cambiamenti richiesti. La persistenza della locuzione nel discorso comune è dovuta, naturalmente, alla traduzione ingenuamente umoristica, “cambiatesi le mutande”, fattane da innumeri generazioni di studenti.
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