COTONE
Ammollo:
per riaccendere il bianco del cotone aggiungere dell'acqua ossigenata
alla
liscivia dell'ammollo. Stiratura: in assenza del ferro a vapore, stirare
gli indumenti in cotone quando sono ancora umidi. Ingiallimento: per
togliere il giallo dalla biancheria di cotone
aggiungere al bucato un sacchetto di cotone
ben chiuso contenente gusci d'uovo sciacquati e ben
sbriciolati.
VELLUTO
Il
velluto bagnato si deve far asciugare all'aria senza intervenire in alcun modo.
Per rinvigorire il pelo, una volta asciutto, spazzolarlo un po' oppure
o vaporizzare con il ferro da stiro rimanendo ad alcuni centimetri
di distanza dal tessuto. Per liberare il
velluto da macchie di grasso si consiglia di rivolgersi alla tintoria anche se,
in alcuni casi, può rivelarsi efficace una bizzarra ricetta che consiste nel
tostare delle fette di pane ed appoggiarle ancora calde sulla macchia.
Ripetere il procedimento fino
all'eliminazione dello sporco. Per restituire lucentezza al velluto degli
indumenti o degli arredi, coprirlo con un sottile strato di sale fino, quindi
lasciarlo in posa per alcuni minuti e poi spazzolare bene.
LANA
Lana
infeltrita:
per non infeltrire la lana occorre lavarla e sciacquarla con acqua alla
stessa temperatura per evitare che il salto
termico provochi il fenomeno. Per recuperare un capo infeltrito
immergerlo in acqua tiepida e bicarbonato di sodio e sciacquare con
acqua tiepida arricchita con mezza tazzina
di glicerina. Un altro rimedio è un bagno di acqua e
ammoniaca (un cucchiaino ogni litro d'acqua)
in cui lascerete il capo per un giorno intero, oppure un ammollo di due ore in
acqua fredda e latte (1 parte di latte e 3 parti di acqua). Mezzo limone
privato dei semi e aggiunto al bucato dovrebbe limitare il fenomeno dell'infeltrimento
e svolgere anche un 'azione sbiancante.
Lana sintetica:
per liberare la lana sintetica dalle palline che
vi si formano, si può rasarla con un vecchio rasoio elettrico.
Lana ingiallita:
per sbiancare la lana ingiallita immergerla
in acqua e candeggina oppure lasciarla in un bagno di acqua e succo
di limone per una giornata, poi aggiungere
acqua ossigenata a 20 volumi (un cucchiaio ogni due litri d'acqua), infine
sciacquare bene. Un altro metodo consiste nell'immergerla nel latte freddo per
circa trenta minuti, per poi procedere al lavaggio. Per ravvivare i colori
immergere i capi di lana in acqua distillata e aceto bianco oppure in
acqua fredda e bicarbonato di sodio.
Lavaggio e stiratura:
gli indumenti di lana non vanno strizzati né centrifugati (qualora si usi la
lavatrice).
Lasciarli asciugare ripiegati all'interno del lavandino o stesi sul piano dello
stendibiancheria. Si sconsiglia di
appenderli perché potrebbero deformarsi. Per stirarli usare il ferro tiepido ed
un panno umido, oppure il vapore.
Per eliminare le linee scure da colletti e polsini strofinarvi un
gessetto bianco oppure mezzo limone, quindi lasciare in ammollo per circa un
'ora, poi lavare.
Lana colorata:
per evitare che i colori dei diversi capi si mescolino nel bucato, aggiungere
all'acqua saponata un pugno di sale grosso. Ammorbidente: per ammorbidire
la lana dopo il lavaggio si può aggiungere
del balsamo per capelli o gocce di glicerina prima dell'ultimo
risciacquo.
Antitarme:
per allontanare le tarme dalla lana mettere nell'armadio dei piccoli sacchetti
contenenti grani di pepe, foglie di alloro, lavanda oppure chiodi di garofano.
Alcune foglie
essiccate di alloro sparse tra le pieghe delle coperte le proteggeranno nei mesi
estivi.
SETA
La seta va lavata in acqua tiepida, mai troppo calda, e possibilmente a mano.
LINO
E' un tessuto abbastanza sensibile
allo stress perciò occorre cautela nel lavaggio.
Si consiglia di utilizzare acqua fredda e
sapone delicato e di stirarlo al rovescio quando
è ancora umido.
TENDE IN
TESSUTO
Le tende in tessuto sintetico
si lavano semplicemente con acqua e
sapone (evitando la candeggina), poi si strizzano
un po’ e si appendono verticalmente per farle asciugare. In questo modo
si può evitare di stirarle. Le tende in lana o seta si lavano
con acqua tiepida e sapone senza strizzarle, mentre quelle di lino o cotone
possono sopportare anche temperature dell'acqua più alte e andrebbero stirate
anche se c'è chi preferisce appenderle ancora umide facendogli riprendere
naturalmente la piega. I tendaggi di velluto
si puliscono con l'aspirapolvere e,
al caso, si lavano con una spugnetta
umida. Lavaggio in lavatrice: alcuni tessuti si possono lavare
anche in lavatrice con il ciclo delicato ed
una breve centrifuga, poi si possono stendere ancora umidi senza
stiratura.
Tende ingiallite:
per ritrovare il candore delle tende, lavarle e poi lasciarle a bagno in acqua
(almeno 5 litri) in cui
sia disciolta una bustina di lievito in polvere.