Acqua ossigenata (ossidante)
Innocua su lana e seta, va usata con cautela su
tessuti colorati e sintetici. Per macchie di fiori, erba, frutta su fibre
animali; cioccolato, biro, attaccatutto, sangue, vino su quelle sintetiche;
toglie e attenua gli aloni delle bruciature. Attenzione, evapora facilmente e va
tenuta in un luogo buio.
Perborato di sodio (ossidante)
Si utilizza diluito, in proporzione di 20 grammi per
litro d'acqua. Candeggia lana, seta, lino ed è particolarmente efficace su
macchie di tè e di sangue. Per macchie estese e i capi resistenti si usa
aggiunto all'acqua del bucato in ammollo per alcune ore.
Permanganato di potassio (ossidante)
Si impiega a freddo nella proporzione di 30 grammi
per litro d'acqua. Serve per eliminare le macchie colorate, poiché decolora
quasi tutte le fibre senza attaccarle; il periodo di immersione varia da macchia
a macchia. Si sciacqua infine abbondantemente, dopo aver immerso il capo in un
bagno di bisolfito di sodio.
Candeggina (ossidante)
Si utilizza, in una porzione compresa tra i 2 e i 10
cucchiaini per ogni litro d'acqua. Corrosiva, si impiega per i tessuti bianchi e
resistenti e mai su fibre di origine animale (lana e seta) poiché le
ingiallirebbe, né su tessuti colorati, che si
scolorirebbero. Si lasciano in
ammollo i capi da smacchiare per circa un quarto d'ora (in acqua tiepida e mai
bollente per evitare di ottenere con il calore il fissaggio delle macchie) poi
è consigliabile fermare l'azione del cloro con un'immersione in acqua e
ammoniaca unita a una leggera soluzione di iposolfito o bisolfito di sodio. Si
sciacqua infine abbondantemente.
Cloruro di calce (ossidante)
Diluito nella dose di 3 grammi circa per litro
d'acqua, è più stabile della candeggina e si dosa meglio.
CONSIGLI:
ü
Al ritiro dalla lavanderia, lasciare i capi all'aria aperta per alcune
ore (meglio una notte) prima di riporli nell'armadio o indossarli: servirà a
eliminare i residui tossici lasciati dai solventi, onde evitare il loro
assorbimento!
ü Alcune delle sostanze elencate sono di uso comune, facilmente reperibili
nei supermercati e nelle drogherie. Altre, come specificato, si trovano solo nei
colorifici o nelle farmacie. Inoltre sono indicate delle sostanze di più
difficile reperibilità allo stato puro, ma che è comunque interessante
conoscere perché entrano nella composizione chimica dagli smacchiatori o dei
detersivi.
Prima di mettersi al lavoro, è importante
identificare la natura della macchia e conoscere il tessuto da smacchiare.
Operazione davvero fondamentali per evitare di procedere a tentoni o, peggio
ancora, procurare danni irreparabili a ciò che invece deve essere pulito e
recuperato in modo sicuro e perfetto.
Quell'aspetto
particolare
In linea di massima le macchie si riconoscono per
come si presentano: quelle grasse, per la loro untuosità, per un certo aspetto
traslucido quasi trasparente; quelle solubili in acqua, perché lasciano il
tessuto leggermente rigido; quelle contenenti zucchero o amidi perché possono
diventare biancastre direttamente sul tessuto o quando si raschiano con
l'unghia.
Spesso però le macchie sono miste, formate cioè da
elementi di origine diversa. La loro identificazione permette di intervenire
efficacemente con lo smacchiatore giusto.