SAPONE
Per riutilizzare in modo creativo le saponette usate, conservarne una certa
quantità, quindi ridurle in polvere con
l'aiuto di una grattugia o di un mixer elettrico e metterle in un pentolino
utilizzato solo per questo scopo. Far sciogliere la polvere a bagnomaria e
versare il liquido ottenuto in uno stampo che sia stato precedentemente
cosparso di talco. Si può anche far freddare il sapone per alcuni
minuti quindi manipolarlo con le mani coperte di talco per conferirgli forme
particolari. L'operazione deve essere rapida perché il sapone solidifica
velocemente. Una volta solido il sapone dovrà riposare per alcuni giorni
prima di essere usato. In luogo del sapone un tempo si utilizzavano delle
piante dalle virtù detergenti. Una di queste è la saponaria, ancora oggi
utile a preparare un efficace decotto. Si raccolgono le radici
della pianta, si fanno essiccare e poi
bollire per circa un quarto d'ora: l'acqua ottenuta, una volta
filtrata, è ottima per la pulizia dei tessuti delicati o dei capelli. Oltre
alle radici di saponaria, si possono
usare con lo stesso procedimento delle foglie di edera.
BUCATO IN LAVATRICE
La lettura delle etichette è assai utile a questo scopo. Per ottenere alte
prestazioni dalla lavatrice
durante tutto il suo ciclo di vita, sarà necessario mantenere pulite ed
efficienti tutte le sue parti. Si
consiglia un metodo casalingo ed economico per liberare dal calcare e
vecchio sapone raggrumato le
tubazioni e le parti meccaniche della lavatrice: effettuare un lavaggio a
bassa temperatura (30°C circa), versando parecchio aceto nella vasca
(tre o quattro litri di aceto bianco andranno benissimo). Dopo il ciclo di
lavaggio la macchina sarà perfettamente pulita. L'aceto
(bianco) non è solo salutare per le
tubazioni poiché aggiunto al bucato ravviva i colori scuri ed
è ammorbidente. Addizionato all'acqua
dell'ultimo risciacquo elimina i residui di detersivo e profuma
gradevolmente la biancheria. Il bicarbonato aggiunto al bucato, invece,
aiuta a sciogliere il calcare. Se il cestello della lavatrice si
riempie di schiuma, aggiungere un pugno di sale.
Per
non rovinare in lavatrice i capi più
delicati, lavarli all'interno di un sacco chiuso (una federa ben
chiusa andrà bene) ed impostare un ciclo delicato. Prima di procedere al
bucato delle camicie è bene trattare i colli e i polsini
separatamente. In queste zone infatti si formano facilmente delle
righe scure di sporco tenace a causa
detto sfregamento continuo con la pelle. L'aceto è anche in questo caso un
potente alleato, soprattutto se miscelato con del bicarbonato di sodio.
Strofinando questo composto sul colletto e sui polsini prima del bucato, la
camicia verrà benissimo. Per
pulire gli abiti da lavoro dalle macchie persistenti, aggiungere
all'acqua di lavaggio un po' di
ammoniaca (nella misura di una tazzina da caffè sarà sufficiente). Scegliere
e separare la biancheria. Per chi
fosse ancora inesperto nella pratica del bucato ed anche per chi,
invece, usa la lavatrice da anni ma ancora, per distrazione, commette
qualche sbadataggine che provoca
discreti danni alla biancheria, si rispettino le regole di base per la
cernita degli indumenti. Tovaglie, lenzuola e
federe se sono di cotone o altre fibre naturali (come la canapa) e di colore
chiaro o bianche, possono sopportare
alte temperature, quindi impostare il
ciclo energico, anche a 90° C (salvo diversa indicazione dell'etichetta)
se lo sporco è tenace. La biancheria intima di fibra naturale e di colore
chiaro o bianco può subire un ciclo ad alta temperatura, salvo la presenza
di pizzi o elastici che potrebbero rovinarsi. Anche le camicie da
uomo ed i pigiami (sempre chiari ed in fibra naturale) possono
essere sottoposti a lavaggi energici
anche se, con i tessuti attualmente in commercio, è bene non superare
i 40 °C. La biancheria colorata, invece, richiede temperature più basse
perché i colori potrebbero stingere. Gli
indumenti in misto fibra si lavano, salvo diversa indicazione, a 30 °C
separando sempre bianchi e
colorati.
SMACCHIATORI
Esistono diversi tipi di smacchiatori,
ognuno con la propria peculiarità.
Qui
di seguito si indicano alcune sostanze smacchianti
e le loro possibili applicazioni.
Aceto:
ravviva i colori.
Aceto bianco caldo e bianco d'uovo
sbattuto
a neve: ottima miscela per la pulizia del
legno dorato.
Aceto bianco caldo:
elimina il calcare dalle superfici.
Aceto caldo e sale grosso:
è
usato per la pulizia delle bottiglie e le caraffe di vino rosso e per il
rame ossidato.
Acqua ossigenata:
è usata per decolorare e per rimuovere alcune macchie.
Alcool:
utilissimo nella pulizia di vetri,
specchi e lampadine (soprattutto se usato con carta di giornale); è anche un
ottimo disinfettante adatto a quasi tutte le superfici.
Alcool a 90°:
scioglie e rimuove le macchie di inchiostro, tintura di iodio e nicotina,
inoltre fa brillare le
pietre preziose.
Carta di giornale:
pulisce benissimo i vetri e la padella della frittura.
Cicoria:
se
si conserva della cicoria essiccata e ridotta in polvere si può utilizzare
facendola rinvenire con un po' d'acqua come detergente per il bronzo.
Etere:
ottimo per rimuovere le macchie di rossetto.
Mollica di pane:
si può manipolare fino a renderla
gommosa; è efficace per cancellare i segni delle dita dalle porte.