Quando ci si appresta al vero e proprio lavoro
di smacchiatura, bisogna mettersi comodi e procedere senza fretta. Si può
lavorare indifferentemente sul tavolo della cucina, dopo averlo ricoperto con un
telo bianco e pulito. Oppure sull'asse da stiro. Preferibilmente accanto ad una
finestra: per avere più luce e aprirla quando si usano solventi tossici.
La smacchiatura è un lavoro manuale e come tale richiede metodo e tecniche
precisi: piccoli accorgimenti che, una volta imparati, diventano automatici e
consentono di lavorare meglio. Radunare tutto l'occorrente accanto al piano sul
quale si intende lavorare, consentirà di avere tutto a portata di mano.
Le fasi per un risultato perfetto:
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Se la macchia si
presenta rigida o con un piccolo spessore, è necessario grattar via la
sostanza solida con un cucchiaino da tè o da caffè, con la punta arrotondata
(se necessario, si ammorbidisce con burro oppure con olio).
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Si posa la
parte da smacchiare sopra una tela pulita, ripiegata più volte su se
stessa, poi si interviene con lo smacchiatore sul rovescio, in modo da far
assorbire al panno sottostante lo sporco della macchia.
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Si applica lo smacchiatore liquido a poco a poco, facendolo penetrare
con un tampone di stoffa di lino o di cotone oppure con una spazzolina
morbida. Si tampona senza sfregare e con un movimento dall'esterno della
macchia verso il centro, in
modo da non spandere lo sporco.
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Quando lo sporco sarà sparito completamente, si sciacqua con uno
straccetto pulito imbevuto di acqua e ben strizzato.
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Si lascia
asciugare per bene e se necessario si tolgono gi aloni utilizzando acqua
calda e aceto, cospargendo la zona con polvere assorbente, con un prodotto
sgrassante o con un lavaggio can acqua e detersivo.
Via gli aloni
Alle volte, dopo aver eliminato una macchia, resta comunque un visibile alone.
Nella maggior parte dei casi, e per i tessuti che lo consentono, il segno si
elimina con un semplice lavaggio del capo. Per evitarne la formazione, nei
tessuti lavabili e chiari, si può applicare sulla macchia il solvente impastato
con un assorbente in polvere. Meglio ancora utilizzare uno smacchiatore a secco
spray (efficace anche sulla lana e sulla seta) che contiene in un solo prodotto
il solvente e l'assorbente. Se il tessuto è lavabile, si può anche inumidirlo e
strofinare sul punto un po’ di detersivo liquido e poi sciacquare. Su alcuni
tessuti non lavabili invece, a volte, basta una semplice grattatina con l'unghia
o una stropicciata con le mani per far sparire completamente l'alone.
DA LAVARE SUBITO
Queste le macchie che devono essere rimosse immediatamente con acqua a
temperatura ambiente: acidi (aceto, succo di limone), amidi (impasto per pane e
pizza), bevande alcoliche (vino, birra, sidro, liquori), bianchetto (se ha una
composizione a base acquosa), bibite, caffè, caramello, candeggianti al cloro,
collutorio, cereali (sia cotti che secchi), creme di bellezza, dentifricio,
detergenti per metalli, marmellate, miele, prodotti depilatori, pomodoro,
sangue, sciroppi, succhi di frutta, tabacco, nicotina, tè, uova, urina, verdura,
zuccheri.
Come candeggiare
A volte, nonostante tutti i tentativi possibili, le macchie non vogliono proprio
andarsene. Come ultima risorsa, per i tessuti che lo sopportano (vedere
l'etichetta), non resta altro che il candeggio: processo di ossidazione che
brucia le macchie scolorendole. Ma il trattamento indebolisce le fibre e
scolorisce i tessuti. Va quindi usato sempre con molta attenzione