Questo
capitolo è dominato
da uno stile nitido, da un ragionamento vigoroso e da una successione di fatti
di non secondaria importanza.
Non sembra
fuori luogo premettere che il Manzoni fu appassionato studioso di economia
politica e autore di piccole opere storiche. Non meravigli, dunque, se nel
romanzo si inseriscono vicende storiche, che in definitiva ne sono un
complemento.
Per il
secondo anno consecutivo vi è una tale scarsità di raccolto, che il pane
scarseggia, ed aumenta paurosamente il prezzo.
La
popolazione è in fermento, non crede alla carestia ed esige che siano presi
adeguati provvedimenti dall’autorità.
E quanto la
gente chiede, trova l’approvazione del gran cancelliere Antonio Ferrer,
rappresentante del governatore di Milano, don Gonzalo Fernandez, impegnato a
comandare l’assedio di Casale Monferrato.
Il gran
cancelliere con non lodevole decisione, almeno per quei tempi di
carestia, abbassa il prezzo del pane ad un tal limite, che il popolino ne fa
abbondanti provviste.
I fornai
brontolano; per loro la situazione è insostenibile; e poi, continuando così,
il pane finirà presto. Allora i decurioni informano don Gonzalo che,
nell’impossibilità di venire, nomina una giunta che decide di rincarare il
pane; tale decisione è naturalmente gradita ai fornai, ma il popolo si oppone,
diventa furioso; vuota le gerle dei garzoni e assale un forno, malgrado il
ridicolo intervento del capitano di giustizia.
La situazione
è tale, quando Renzo — come si è detto prima — piuttosto che attendere
padre Bonaventura in chiesa, arriva, spinto dalla curiosità, nel mezzo del
tumulto.
La gente
discute concitatamente, incolpa l’autorità; si sente vittima del suo sopruso.
E allora la violenza aumenta: si distruggono frulloni e madie e si devastano i
forni. Il popolo è sempre più concitato; reclama giustizia; e decide di andare
dal vicario e di saccheggiarne la casa. Mentre la folla, dunque,
con questi sentimenti bellicosi si avvia verso la casa del vicario, anche Renzo,
vinto ancora una volta dalla curiosità, vi si reca; anzi, se finora è stato
semplice spettatore, d’ora innanzi diverrà uno degli
attori principali.
